Per quanto riguarda i collaboratori domestici è preferibile stipulare contratti a tempo indeterminato per i seguenti motivi:
– per i tempi indeterminati (o per i tempi determinati con motivazione sostituzione) i contributi sono più bassi. Nei contratti a tempo determinato, infatti, si paga circa il 7% di contributi in più a copertura della NASpI;
– il datore di lavoro può licenziare la propria colf o badante senza motivo dando regolare preavviso (o pagando l’indennità sostitutiva) mentre, con il contratto a tempo determinato non è possibile licenziare la lavoratrice prima del termine,e , nel caso di licenziamento illegittimo il datore è tenuto a pagare tutte le mensilità fino alla scadenza prefissata;
– il datore non deve fare alcuna pratica per proroghe e/o trasformazioni del rapporto.
I contratti a tempo determinato sono preferibili solo in caso di sostituzione di collaboratori il cui periodo di assenza è già stabilito (per es. ferie, aspettativa, maternità).