Una casa di riposo è un alloggio ammobiliato multi-residenza destinato agli anziani almeno parzialmente autosufficienti.
Spesso per i familiari prendere la decisione di mettere un proprio caro in una casa di riposo può essere difficile. Ecco qui di seguito una storia realmente accaduta raccontata da chi ad un certo punto si ritrova di fronte a questo bivio e non sa (o non vorrebbe) mai scegliere.
“Quella parola fu pronunciata per caso, sottovoce. Eppure mise radici.
Divenne un’ombra che seguiva ogni pensiero. E continuò ad aleggiare anche se, dal momento in cui s’era capito che mia madre ne aveva terrore, era stata scrupolosamente taciuta.
A dire il vero, più che una parola, era una piccola locuzione: “casa di riposo”.
Venne detta per caso, quasi distrattamente, durante un discorso fra me, mio fratello e il medico curante di mia madre, ma lei la captò immediatamente, la decifrò e la tradusse con brutale chiarezza: «Perché parlate di ospizio? Chi deve andare in ospizio?».
“Nessuno” le rispondemmo. Ma da quel giorno, e per parecchio tempo (finché non se ne dimenticò…), quella parola fu una persecuzione. Viveva nel terrore di essere prelevata all’improvviso, magari nel sonno, alle cinque del mattino, quasi fosse un arresto.
Quel terrore lo aveva negli occhi mia madre ogni volta che, per qualche ragione, avvertiva nell’aria un immaginario pericolo. Dimenticava tutto, lei, anche di aver mangiato: ma quella parola no. Quella durò tutta l’estate.
«Che mi volete fare? All’ospizio non ci vado!» gridava. Una volta scoppiò in lacrime. E non ci fu verso di calmarla, finché, sfinita, non s’addormentò.
A nulla valse il rassicurarla, giurarle che mai l’avremmo abbandonata.
«Una mamma basta per cento figli» rispondeva lei, sdegnata, citando un vecchio proverbio napoletano, «ma cento figli non bastano per una mamma!».
Io e mio fratello ci sentivamo umiliati. Anche perché, in fondo, sapevamo che diceva la verità: mai avremmo saputo ricambiare l’amore immenso che da lei avevamo ricevuto.”
In questo caso i familiari scelsero di non inserire la mamma affetta da Alzheimer in una struttura poichè le sue condizioni lo hanno permesso. Ci sono, però, situazioni in cui, con tutto il coraggio del mondo, non si può più gestire in casa un malato. In quel caso è assurdo sentirsi in colpa.
Tuttavia, finché è possibile, meglio lottare per tenere i propri cari con sé, fra gli affetti familiari, che per loro (anche se a volte ci sembrano chiusi in una immutabile indifferenza), sono preziosi quanto l’aria.
In questo caso la ricerca di una badante può fare al caso Vostro.
Per una persona anziana sapere di poter contare su un valido sostegno, assicura la possibilità di vivere più serenamente la propria esistenza. Conseguentemente, anche i familiari saranno più tranquilli perché sapranno di aver affidato il proprio caro a una persona valida e affidabile. Ecco perchè è bene rivolgersi ad un’agenzia come la nostra.
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