Salgono di pochissimo le retribuzioni minime dei lavoratori domestici in Italia per il 2017.
I nuovi valori sono stati fissati la scorsa settimana al ministero del Lavoro dalle associazioni dei datori (Fidaldo e Domina) e i dai sindacati (Federcolf, Filcams Cgi, Fisascat Cisl e Uiltucs) che hanno firmato il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro Domestico.
Tengono conto dell’aumento del costo della vita, che l’Istat ha quantificato in appena lo 0,1%.
Le retribuzioni minime variano in base a inquadramento del lavoratore (si va dal livello A, assegnato alle colf senza esperienza, al livello DS delle assistenti qualificate e con esperienza di persone non autosufficienti ), convivenza o meno del lavoratore, impiego full, part time o solo come presenza notturna.
Nelle nuove tabelle sono compresi inoltre i valori delle indennità di vitto e alloggio.