Il ritmo del sonno si modifica nel corso della vita secondo modalità variabili e soggettive. Il riposo può essere considerato come una sensazione soggettiva di pace, sollievo e rilassamento che implica l’allontanamento a livello sia fisico che mentale di qualsiasi cosa che disturbi o preoccupi.
L’insonnia ad esempio è un sintomo molto frequente e si identifica in un sonno percepito come insoddisfacente a causa di difficoltà all’addormentamento, numerosi risvegli, sonno frammentato, superficiale, risveglio mattutino precoce con astenia ed irritabilità.
L’anziano presenta spesso delle modificazioni dei livelli di ormoni; è per questo i risvegli mattutini saranno precoci, i risvegli notturni abituali; il sonno REM è ridotto con tendenza al sonnellino durante il giorno.
Ecco qualche consiglio per non dover ricorrere ad una terapia ulteriore nel caso l’anziano soffra di insonnia:
- Non assumere caffè o sostanze contenenti caffeina alla sera, evitare di fumare prima di coricarsi; alla sera l’alcool deve essere assunto in quantità moderate perché può causare frammentazione del sonno.
- Stabilire l’ora della cena in modo che sia almeno 3 ore prima dell’ora di andare a letto.
- Andare a dormire e risvegliarsi possibilmente sempre alla stessa ora, anche nei periodi di vacanza e nei fine settimana.
- Sviluppare e mantenere un rituale serale prima di andare a dormire (bagno caldo, leggere qualche pagina di libro bere una tisana o del latte), creando così condizionamenti positivi.
- Evitare di avere troppo caldo o troppo freddo nella stanza o comunque nel letto; fare in modo che la camera da letto sia silenziosa e tranquilla per tutta la notte.
- Usare la stanza da letto ed il letto solo per dormire (non per guardare la TV, per mangiare, leggere, riposarsi, pensare, scrivere); non dormire mai comunque davanti alla TV.
- Se non c’è addormentamento, evitare di rigirarsi a lungo nel letto, ma alzarsi e andare in un’altra stanza.
- Evitare di soggiornare in ambienti poco illuminati durante il giorno.
Arrivato a casa da una degenza l’anziano non dorme o dorme male: cosa si può fare?
-La prima cosa è avere pazienza qualche giorno per fare in modo che si riabitui ai nuovi ritmi; in seguito una volta che si è sicuri che non ha male e non ha disturbi particolari, si può provare a dargli prima di dormire del latte caldo, delle tisane, preparare la stanza per il riposo aerando il locale prima di coricarsi, mantenere una luce soffusa, cercare di ridurre al minimo i rumori. Se è continente accompagnarla al bagno subito prima di coricarsi e se la persona ha bisogno di andare al bagno più volte durante la notte proporre all’anziano di mettere il pannolone.
E’ consigliato mettere una luce notturna che evita un’eventuale disorientamento dato dal buio e durante la giornata cercare di fargli praticare più attività fisica possibile evitando il riposo pomeridiano prolungato.
Se tutto ciò non serve si può eventualmente chiedere al medico una terapia che consenta all’anziano di riposare le giuste ore.