Oltre un anziano su due possiede almeno un animale da compagnia e lo vorrebbe tenere al suo fianco anche in ospedale o in casa di riposo, perché favorisce il suo benessere psicofisico. È questo uno dei dati che emerge dalla nuova ricerca di Senior Italia FederAnziani e A.N.M.V.I. (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani), che lanciano la campagna di sensibilizzazione dal titolo: “Senior, adotta un senior!”.
Il 68% degli intervistati afferma che la compagnia del proprio animale domestico influenza molto il proprio benessere fisico e mentale.
Gli studi dimostrano che il possesso di un animale domestico, unito ad una corretta alimentazione, è un ottimo alleato nella prevenzione sanitaria in età geriatrica. Basti pensare che camminare anche solo un’ora al giorno con il proprio cane ha molte conseguenze positive come l’abbassamento della pressione, la riduzione del colesterolo, il miglioramento della circolazione sanguigna, la riduzione di perdita ossea, la diminuzione dei valori di glicemia.
La rivista scientifica Preventive Medicine ha pubblicato i risultati di una ricerca compiuta su un gruppo di persone di età superiore ai 79 anni, tutti proprietari di cani e gatti. Bene: queste persone sono più toniche del 12 % dei loro coetanei, hanno una forma fisica pari a uomini e donne di almeno 10 anni in meno. E si presentano con dati migliori sulla pressione e sulla frequenza di episodi di ansia, mentre sentono meno, molto meno, la sindrome della solitudine.
COME GLI ANIMALI DOMESTICI MIGLIORANO LA QUALITA’ DELLA VECCHIAIA?
Fanno compagnia, e rompono spesso il muro della solitudine dove rischiano di sbattere. Impongono ritmi, impegni, attenzioni, e riempiono le giornate.