Uno dei momenti più delicati che riguardano l’assistenza degli anziani è affrontare i problemi legati all’alimentazione. Questa, infatti, è di fondamentale importanza nel mantenimento dello stato di salute e quando gli anziani non mangiano o mangiano poco è impossibile non preoccuparsi.
Gli anziani che non mangiano possono essere mossi da motivazioni diverse: alcune prettamente fisiche, legate alla funzionalità degli organi che intervengono nel processo di alimentazioni; altre psicologiche, legate a patologie quali, per esempio, la depressione; altre fisiologiche, legate alla difficoltà di digestione.
In presenza di anziani che non mangiano o che mangiano poco, riuscire a individuarne la causa precisa è di fondamentale importanza. L’ideale, quindi, è parlarne con il proprio medico curante così da poter intervenire in breve tempo nel modo migliore.
Depressione e anziani che non mangiano
L’aumento o la diminuzione di peso è uno dei sintomi che entrano in gioco nella diagnosi della depressione, una patologia alla quale molti anziani tendono ad andare incontro. In questo caso, mangiare poco è in stretta relazione alla mancanza di appetito provocata dallo stato mentale dell’anziano e dai pensieri che affollano la sua mente.
In questi casi, il modo migliore per risolvere il problema è affrontare nel modo corretto la depressione facendosi aiutare da un professionista del settore. Cercare di coinvolgere l’anziano così da permettergli di sentirsi utile, in generale, può essere un buon punto di partenza per affrontare il problema.
Ad ogni modo, riuscire ad affrontare il problema è importantissimo perché il nutrirsi in modo insufficiente può esporre gli anziani a un indebolimento del loro organismo e all’aggravarsi del loro stato di salute.