COME COMUNICARE CON IL MALATO DI ALZHEIMER: SGUARDI, GESTI, TONO DELLA VOCE, SOLLECITAZIONI TATTILI

È fondamentale far sentire al malato la propria presenza: “Io sono qui PER te e son qui CON te”. In che modo: 1. Catturare lo sguardo del malato; 2. Stabilire un contatto visivo ponendosi alla stessa altezza dell’assistito (es. se malato è seduto, avvicinare una sedia e accomodarsi in modo tale da restare all’interno del…

COSA PROPORRE E COME ESERCITARE? L’ORIENTAMENTO SPAZIALE E L’AUTONOMIA

Per aiutare il malato di Alzheimer a orientarsi nello spazio (soprattuto domestico) è necessario semplificare l’ambiente mantenendolo il più possibile uguale. Una strategia che risulta estremamente efficace è quella di apporre etichette recanti il nome degli oggetti contenuti negli armadi, nei cassetti, etc … Si consiglia inoltre di proporre attività per favorire la socializzazione (invitare…

COSA FARE CON IL PAZIENTE AFFETTO DA ALZHEIMER? L’ORIENTAMENTO TEMPORALE E LE ATTIVITÀ DOMESTICHE

Con il malato di Alzheimer è bene stimolare gli interessi della persona individuando attività piacevoli. È importante spingere al ricordo e alla rievocazione di eventi utilizzando per esempio il calendario. Un’altra strategia è quella di guidare il malato all’utilizzo degli ausili o strumenti domestici di uso quotidiano. Clicca qui per il video informativo

LE FISSAZIONI E LE CAPACITÀ RESIDUE NEL MALATO DI ALZHEIMER

Il fatto di trovarsi in una situazione di inefficienza cognitiva (non ricordare cosa sia successo un’ora prima) provoca un’insicurezza che il cervello non è in grado di sostenere: le giustificazioni socialmente e individualmente accettabili che il malato di Alzheimer elabora non sono dirette al famigliare che chiede spiegazioni per uno strano comportamento, bensì sono rivolte…

FARMACI E AMBIENTE CONTRO L’AGITAZIONE NEL MALATO DI ALZHEIMER

Con persone affette da Alzheimer la prima cosa da fare, prima dei farmaci, è utilizzare strategie ambientali e relazionali. L’agitazione si scatena perché il soggetto è circondato da persone che contribuiscono a far agitare il soggetto (ad esempio i familiari più stretti che non hanno ancora accettato la patologia). In alcune circostanze è necessario ricorrere…

ANSIA E AGITAZIONE NELLO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITÀ QUOTIDIANE NEI MALATI DI ALZHEIMER

L’agitazione nel momento del bagno è molto frequente: in primo luogo il soggetto non comprende per quale motivo debba fare il bagno non sentendone la necessità; in seconda istanza non dispone più della capacità critica e di giudizio; il terzo fattore è l’agnosia, ovvero il mancato riconoscimento della doccia. Spesso l’imitazione si rivela essere la…